Da un punto di vista darwiniano l’intera esistenza si può riassumere in un assunto semplicissimo e lapidario: cambiare o morire. La verità è che al giorno d’oggi la vita ci mette molto più spesso di fronte a un aut aut non meno importante ma decisamente meno clamoroso — vivere o lasciarsi vivere. Evangelion è la storia di Shinji Ikari, un ragazzo che del “lasciarsi vivere”, del farsi trasportare dagli eventi, dell’accettare tutto in modo passivo (di fatto accettandolo e non accettandolo contemporaneamente) ha fatto la propria filosofia di vita: non c’è in questo alcun giudizio morale (non da parte degli autori, almeno, che hanno ribadito a più riprese come Shinji sia il prodotto di una società malata e delle scelte del cazzo dei suoi genitori) ma è altrettanto evidente, man mano che la serie procede, come questa non sia una strategia vincente. E infatti, come è lecito aspettarsi dal protagonista di un’opera di narrativa, a un certo punto della storia Shinji impara questa lezione, cresce — incomincia finalmente ad agire e non ad essere agito — e lo fa in un episodio che non a caso è lo specchio, il negativo di quello (doppio) con cui si apriva la serie.
“Battaglia da uomo” sancisce il momento in cui Shinji prende coscienza di sé e, detto francamente, è un episodio straordinario e curatissimo che non fatica per un solo minuto a brillare di luce propria, ma che acquista un valore tutto nuovo, un significato più ampio, se visto in relazione con la doppietta iniziale “L’attacco dell’Angelo” e “Soffitti sconosciuti“: quasi ogni inquadratura dell’uno è una risposta, una rielaborazione o un doppio dell’altro, in un gioco di rimandi pazzesco che pompa a un livello subliminale quello che già la storia ci sta raccontando. Si possono fare le cose giuste per i motivi sbagliati e Shinji non è un “uomo” solo perché rischia la vita a bordo dell’Eva. Shinji diventa un uomo nel momento in cui capisce perché lo fa, quindi torna al punto di partenza e rifà ogni cosa con una nuova consapevolezza. Non c’era bisogno di aspettare il Rebuild per parlare di cicli e di loop.
Arrivi & partenze
Tra le scene più emblematiche di ciò una è sicuramente quella ambientata alla stazione: così com’era arrivato nell’episodio 1 — divisa scolastica, zaino verde e borsone — Shinji sta per lasciare Neo Tokyo 3 nello’episodio 19. Nel primo Misato andava a prenderlo in stazione, nel 19esimo ce lo accompanga: ha un che di poetico che sia la sua la prima e, almeno nelle intenzioni, l’ultima faccia legata alla Nerv e agli Eva che Shinji vede… Ma in entrambi i casi la speranza di arrivare a destinazione in un pezzo solo è guastata dall’arrivo di un Angelo; la città (sempre deserta) entra in stato di allerta bloccando tutti i trasporti e le comunicazioni: nel primo episodio Shinji si dirigeva verso i rifugi, salvo venire intercettato da Misato e recarsi alla Nerv, nel 19 ci va davvero.
BONUS: mai così vicina a un Angelo
Nel primo episodio Misato schiva per un soffio il piede di Sachiel, nel 19 è a faccia con Zeruel quando questi penetra nel quartier generale e arriva fino al ponte di comando: per essere una che è ossessionata dagli Angeli e il cui lavoro consiste nello sterminarli, non ci sono altre occasioni in cui Misato vi si troverà così vicina (non comparirà mai nella stessa inquadratura nemmeno con Kaworu, le cui dimensioni sono certamente più pratiche!).
BONUS: guardare il soffitto
Sempre in tema di arrivi speculari alle partenze: nella prima scena (episodio 2) Shinji, appena trasferitosi da Misato deve ancora disfare i bagagli, nella seconda (episodio 19), in procinto di lasciare NT-3, ha appena finito di farli. (Il soffitto è diverso perché la stanza non è la stessa: come ben saprete, nell’episodio 9 Asuka ha sfrattato Shinji dalla sua cameretta.)
Quei bei momenti padre-figlio #1
Sia quando ci arriva che quando lascia NT-3 a muovere Shinji è, paradossalmente, sempre l’odio per suo padre.
Quando Gendo lo convoca per la prima volta, tutto quello che Shinji riesce a fare è scarabocchiare la sua lettera (delicatissima, tra l’altro! Dice semplicemente «Vieni.»), farla a pezzi, rimetterla assieme con lo scotch e obbedire diligentemente, salvo fantasticare sul dirgli in faccia quanto lo odia, una volta incontrato (e non riuscirci comunque).
Al contrario, nell’episodio 19 Shinji semplicemente realizza che la Nerv, gli Eva e suo padre sono tossici per lui, e saggiamente se ne allontana (come nota Misato, la sua partenza qui è diversa dalla fuga irrazionale dell’episodio 4); anche il suo ultimo colloquio con Gendo, dopo la sfuriata a inizio episodio, è stranamente pacato: Shinji non gli vomita addosso il suo disprezzo (e ne avrebbe ben donde), si limita ad annunciargli che non vuole più saperne di tutta questa merda. Gendo lo accusa di stare fuggendo ma si sbaglia, questa è probabilmente la decisione più sana e matura che Shinji abbia mai preso. (Ricordiamo che Shinji non sa di stare lasciando la Nerv con le gomme a terra: dall’esperienza del Dummy Plug ha imparato di essere tranquillamente sostituibile da un programma.)
BONUS: l’LCL (non) è tuo amico
Ma facciamo un passo indietro: l’episodio 19 comincia in media res, con Shinji che sta dando in escandescenza dopo aver visto il corpo maciullato di Toji venire estratto dall’entry plug dello 03. Bisogna ammettere che non è particolarmente pacato, mentre minaccia di distrugge il quartier generale nei 3 minuti di autonomia rimasti allo 01, ma fa sorridere pensare a quanta padronanza dell’Eva abbia ora quello stesso ragazzo che nel secondo episodio non era riuscito a muovere un passo. Fa altrettanto sorridere che a tradire Shinji sia proprio l’LCL (dall’esterno ne viene aumentata la pressione al punto di impedirgli di respirare e fargli perdere i sensi): quando era salito la prima volta sull’Eva, era stata la prima cosa di cui gli avevano detto di non preoccuparsi.
Aftermath
Gli episodi 2 e 19 hanno in comune, tra le altre cose, di svolgersi all’indomani di una battaglia (nel caso del 2, di una battaglia che dobbiamo ancora vedere), per questo motivo comprendono una serie di scene che si susseguono con una certa, sospetta simmetria. In entrambi gli episodi infatti abbiamo Misato e Ritsuko che parlano della salute di Shinji mentre supervisionano ai lavori di “pulizia” sul luogo dello scontro.
Abbiamo Shinji che si sveglia nel solito reparto traumi cranici dell’ospedale della Nerv.
E, come visto sopra, uno di quei momenti che fanno vincere a Gendo ogni anno il titolo di padre dell’anno, staccatissimo da tutti gli altri concorrenti (nel primo non saluta nemmeno Shinji quando se lo trova faccia a faccia, nel secondo lo fa arrestare!!).
Gli adulti in Evangelion, mediamente, fanno cagare
Che poi, si fa un gran parlare di Gendo, ma neanche Misato e Ritsuko sono le prime due persone che chiamerei per fare da babysitter ai miei potenziali figli. Misato si rivela fin dai primi due episodi di un egoismo francamente nauseante, e la facilità con cui si convince che Shinji possa sconfiggere l’Angelo ne è la prova lampante; per quanto rigurada Rtusuko, oh, io dopo 15 anni non ho ancora capito se lei sa che Shinji è una persona viva e pensante, o se crede che sia una specie di proptotipo difettoso di Dummy Plug che per qualche ragione cammina e parla — comunque, la considerazione che ha di lui in quanto essere umano è pari a zero. Ed è qui, secondo me, che c’è lo scarto più significativo tra gli episodi 1/2 e il 19: Shinji non ha mai incontrato un adulto decente — fino a Kaji.
Kaji è la prima persona che non tratta Shinji né come un bambino né tantomento come uno strumento, non cerca di manipolarlo facendo leva sul suo senso di colpa o sulla sua paura di deludere il prossimo ma gli parla da adulto impartendogli una lezione meravigliosa e sacrosanta su potere e responsabilità.
Kaji non gli dice «fallo per dimostrare qualcosa a tuo padre/per fare contenta Misato/per te stesso/perché tutti credono in te», gli dice «fallo perché puoi farlo, perché se no la gente muore». Le pressioni, le aspettative, la vendetta e la rivalsa non esistono più, c’è solo il potere e Shinji per la prima volta capisce che è solo nelle sue mani (non è solo per fare contenti i feticisti che l’intera serie indugia in maniera ossessiva sulle mani di Shinji): questo è il momento in cui cambia tutto, e sono bastati una piantagione di cocomeri e un uomo in pace con sé stesso (come dovrebbero apparirci i nostri genitori quando siamo bambini — lusso di cui Shinji non ha avuto modo di godere).
BONUS: Titoli
Il conflitto bambini/adulti è a dir poco insistente, in Evangelion, determina quasi ogni rapporto, ogni scelta dei personaggi, è l’ossessione di Anno, che guardando al Giappone dei giorni nostri vede attorno a sé solo adulti incapaci di comportarsi come tali. Per tutto il primo episodio, Misato, che tanto adulta non ci è mai sembrata, non fa che prendere in giro Shinji chiamandolo “ometto”, non è un caso che “uomo” sia la parola chiave dell’episodio 19, il “punto di arrivo” di Shinji. Impossibile poi non sentire, nell’espressione battaglia da uomo, l’eco dell’episodio 16, in cui un arrogantissimo Shinji annunciava che combattere è un lavoro da uomini solo per fare, 10 minuti dopo, la figura più meschina di sempre. Ma “l’uomo” che sale sull’Eva nell’episodio 19 non è l’incosciente del 16, né il debole dei primi due, che sono un vero monumento alla passività di Shinji, fin dai titoli. Nel primo, “L’attacco dell’Angelo”, è il nemico che fa la sua mossa — che compie l’azione di attaccare: la razza umana, e Shinji con essa, è lo spettatore, la vittima, che sta a guardare e può al più provare a difendersi; nel secondo, i “Soffitti sconosciuti” sono i nuovi luoghi che Shinji abita senza sentire veramente propri: la nuova casa, la Nerv, l’Eva, sono tutti posti che (ancora) non gli appartengono, in cui Shinji “si limita a esistere” (come dirà nell’episodio 24 a Kaworu) perché qualcun altro ce lo ha messo. Vale la pena ricordare che anche durante la sua prima battaglia non farà niente di più che lasciarsi mettere a bordo dell’Eva — la sua “vittoria” è stata predisposta da altri.
Quei bei momenti padre-figlio #2
Ma nel tracciare un parallelismo tra il primo e il 19esimo episodio, il momento più platealmente emblematico è l’altro confronto tra Gendo e Shinji, quello davanti alla gabbia dello 01, rifatto praticamente inquadratura per inquadratura al fine di enfatizzarne le colossali differenze.
Non c’è molto da dire, persino i dialoghi combaciano alla perfezione (Vattene subito! / Perché sei venuto qui?, Come potrei pilotare questo coso? / Io sono il pilota dell’unità Evangelion 01!), da un lato abbiamo uno Shinji Ikari confuso e impaurito, dall’altro uno pronto a tirare calci nel culo fino alla fine del mondo.
BONUS: passive-aggressive Rei Ayanami
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, in entrambi i casi uno stimolo non indifferente per la decisione di Shinji di salire sull’Eva viene dal sacrificio — reale o potenziale — di Rei: nel primo episodio, ancora ferita e sofferente, è disposta a salire sullo 01 al posto di Shinji (non lo farà, ma non abbiamo il minimo dobbio che ci si sarebbe issata da sola su quel fottuto robot se Genjdo gliel’avesse chiesto), nel 19, pur di arrestare l’Angelo, si lancia in un attacco suicida armata solo di una bomba N². Notare che nel primo episodio Rei ha il braccio destro ingessato, nel 19 allo 00 manca il sinistro.
(Ulteriore parallelismo: nel primo episodio Rei sta per salire sullo 01 ma alla fine non lo fa, nel 19 ci sale ma lo 01 si rifiuta di accendersi.)
BONUS: nessuno dice all’Eva-01 quello che deve o non deve fare
Segnali inequivocabili della volontà dello 01: nel primo episodio si attiva da solo per proteggere Shinji, nel 19 rifiuta di farsi pilotare sia dal Dummy Plug che da Rei.
BONUS: Gendo non ha paura di un cazzo
Nell’episodio 1 Gendo non si sposta di un millimetro quando alcune travi volano verso di lui (capirai, è protetto da mezzo metro di vetro antiproiettile), nel 19 è così preso dalla battaglia tra l’Angelo e lo 01 che rischia di venire centrato dal braccio mozzato dell’Eva.
Angeli crudeli (ma tanto carini)
Era dall’episodio 9, con Israfel, che non vedevamo un Angelo dall’aspetto vagamente antropomorfo e il motivo è ben chiaro, la creatività dei design sempre più bislacchi qui cede il posto alla funzionalità ai fini della trama e del solito parallelismo. Anche se non è altrettanto grazioso, il quattordicesimo Angelo ha un torso con al centro un nucleo bene in vista, una “faccia”, delle specie di braccia e gambe, proprio come il terzo. La loro avanzata è simile (arrivano “a piedi”), anche se provengono da direzioni diverse (Sachiel dal mare, Zeruel dalle montagne), e c’è una certa simmetria anche nelle modalità d’attacco e nei modi in cui si cerca di respingerli.
Entrambi generano esplosioni a forma di croci e combattono con “armi” che partono dalle braccia.
Entrambi subiscono, senza battere ciglio, un pesante attacco missilistico.
Ed entrambi sopravvivono all’esplosione di una bomba N².
Queste somiglianze hanno anche un altro obiettivo, ed è darci un’idea della potenza spaventosamente superiore del quattordicesimo rispetto alla media degli Angeli finora incontrati: la bomba N² che fermava Sachiel per alcune ore, non scalfisce nemmeno Zeruel; se Sachiel poteva solo aspettare l’Eva in superficie, Zeruel distrugge con un colpo solo 18 delle 22 lastre corazzate che separano la città dal Geofront.
Ready? Fight!
Altro parallelismo gridatissimo è il fatto che il primo e il 19esimo siano gli unici episodi (prima dell’EoE) in cui Shinji sale sull’Eva con addosso la divisa scolastica e non il plug suit. Ma da qui in poi, per tutta la durata della battaglia (che si svolge in entrambi i casi di notte), le corrispondenze si sprecano.
Nel primo combattimento, Sachiel spezza il braccio sinistro allo 01, quello stesso braccio, nella battaglia con Zeruel, viene tagliato via (notare la reazione molto più badass di Shinji nel 19).
In entrambi i casi, quando hanno la meglio, gli Angeli infieriscono colpendo un punto preciso del proprio avversario (testa/nucleo) e in entrambi i casi un’inquadratura all’interno dell’entry plug ci mostra le pareti interne creparsi.
Assumono persino la stessa posa prima di attaccare!
E danneggiato, lo 01 sprizza sangue come una fontana in entrambi gli episodi.
The Beast
Ma la star della serata è ovviamente il momento in cui lo 01 si spegne (la prima volta perché messo fuori combattimento, la seconda perché si esaurisce la riserva energetica), si riattiva da solo e risolve la situazione nel modo più figo possibile.
Ma se nell’episodio 2 l’Eva-01 è chiramanete in berserk, e alla guida c’è “mamma Yui” che risolve la situazione per noi, nel 19 si parla di “sincronia al 400%”: non c’è alcun dubbio che lo 01/Yui “collabori”, ma è stato Shinji a riaccendere l’Eva e ora è diventato tutt’uno con esso, tant’è che non è improbabile che a guidarne le (raccapriccianti) azioni sia lui stesso. A parte questo, la dinamica dello scontro è pressoché identica, solo, nel 19esimo episodio, tipo, un milione di volte più cruenta.
Lo 01 restituisce il favore spezzando/strappando un braccio all’Angelo.
Rigenera il proprio — nell’episodio 19 utilizzando il moncherino appena preso dal proprio avversario.
Distrugge l’AT-Field dell’Angelo e lo finisce (nell’episodio 19, divorandolo).
Al termine della battaglia, nel secondo episodio lo 01 perde l’elemo, danneggiato dai colpi di Sachiel, mostrando a Shinji il suo vero volto; nel 19esimo si libera di propria iniziativa dell’armatura costrittiva davanti agli occhi attoniti dello staff della Nerv (non viene mostrato, ma nell’episodio successivo vedremo che si è disfatto anche dell’elmo).
Ok allora perché la serie non finisce così? (No sul serio, perché?)
Ovviamente, la crescita di Shinji non si conclude qui. Come nella vita reale, fare una cosa giusta una volta non ti trasforma automaticamente in un adulto equilibrato, lo si diventa una cosa giusta alla volta (usando le parole di Misato, in uno dei rari momenti in cui non dice cazzate, “non si tratta solo di fare il primo passo, ma anche di continuare ad avanzare, un passo dopo l’altro”). Il futuro ha in serbo per Shinji altre esperienze orribili e traumatizzanti (la verità su Rei, la morte di Kaworu… il Third Impact..!) che a dispetto di quello che ha imparato lo porteranno a conoscere una disperazione ancora più nera — ma lo scoglio più grande, quel passaggio da spettatore a attore, è superato e non è un caso che nei quattro degli episodi successivi Shinji avrà un ruolo e uno screentime ridottissimi: narrativamente parlando, il suo potenziale è stato usato quasi del tutto ed è il momento ideale per dare spazio e approfondire altre realtà (il magnifico episodio flashback sulla Nerv), altri personaggi (lo straziante episodio 22, il mindfucking 23).
“Battaglia da uomo” non è il punto d’arrivo, ma una tappa fondamentale perché indica il percorso che porterà al “Perfezionamento” di Shinji Ikari, è una chiave di lettura per decifrare tutto il resto. E, di nuovo, è una delle cose più belle di tutto Evangelion.
V.S. Redgrave on 7 Giugno 2013 at 11:01 am said:
Se esistesse la possibilità di laurearsi in Evangelion, voi prendereste la lode. Adoro ogni vostro post, roba che se v’incontro per strada vi dovrei stringere la mano per la stima 🙂
kapa on 7 Giugno 2013 at 2:22 pm said:
Volevo scrivere una cosa del genere. Sicuramente si meritano una laurea ad honorem in comunicazione/semiologia e psicologia 😀
kaw on 7 Giugno 2013 at 3:53 pm said:
in effetti, è un’idea che devo cercare di sdoganare nelle università di qui.
V.S. Redgrave on 7 Giugno 2013 at 11:46 pm said:
Hai il mio appoggio v.v
meme1337 on 7 Giugno 2013 at 11:07 am said:
Grazie di esistere!
Spero di incontrarvi a settembre quando Q sarà al cinema.
kaw on 7 Giugno 2013 at 3:55 pm said:
già, dobbiamo decidere come vestirci per essere riconoscibili. io ho proposto tre costumoni di gommapiuma a forma di sachiel ma ho paura che poi non ci farebbero entrare in sala
CaskaLangley on 7 Giugno 2013 at 11:35 am said:
“non è solo per fare contenti i feticisti che l’intera serie indugia in maniera ossessiva sulle mani di Shinji”
I feticisti, comunque, ringraziano.
Lift on 7 Giugno 2013 at 11:10 pm said:
Mi sono sempre chiesta chi siano queste persone in grado di fangirlare sulle bellissime mani e i tendini sporgenti di un personaggio animato quattordicenne.
Mah, i misteri della vita.
Raffy94 on 7 Giugno 2013 at 11:53 am said:
Complimenti vivissimi, siete grandissimi!
Paolo Gimondi on 7 Giugno 2013 at 11:54 am said:
Comunque è anche interessante notare come l’unica persona che si dimostra adulta, ossia Kaji, venga da tutti dipinto come frivolo, bambinesco, mai cresciuto, o più ingenerale che sia un personaggio intrinsecamente doppiogiochista e attore nato, che fa i lavori sporchi e scappi da solo (codardamente) nei momenti di maggior pericolo.
plain Andrea on 7 Giugno 2013 at 1:33 pm said:
a me è sempre sembrato un po’ Spike Spiegel, soprattutto se pensi (ahimè) al manga di Sadamoto
kaw on 7 Giugno 2013 at 3:56 pm said:
se ci pensi, è una tipologia di personaggio usatissima negli anime… io Spike l’ho sempre fatto risalire (con le ovvie variazioni sul tema) a Lupin… E alla fine come Lupin Kaji è donnaiolo (ma ama una donna sola), un po’ cazzone e fa un mestiere poco pulito, ma nel proverbiale momento della verità è l’unica persona che vorresti al tuo fianco 😀
kaw on 7 Giugno 2013 at 4:03 pm said:
Su quella cosa ci ho riflettuto a lungo, la sua fuga nell’episodio 8 era davvero out of character: il Kaji che impariamo a conoscere col procedere della serie non se la sarebbe data a gambe lasciando Asuka (e Shinji se è per questo) a sbrigarsela da soli… ma credo che questo si spieghi col fatto che lui si fida ciecamente di Misato (beato lui che ci riesce! XD), non se ne sarebbe mai volato via se avesse pensato che Asuka, Shinji e tutti gli altri fossero stati davvero in pericolo.
Paolo Gimondi on 7 Giugno 2013 at 9:59 pm said:
Sono d’accordo su questo punto e probabilmente metterei un po’ in dubbio tutto l’episodio stesso, ma è un’altra cosa. Comunque a questo argomento riguardante Kaji, io ci attaccherei anche la prima parte di 2.0 dove, una volta presa la chiave di Nabucodonosor, saluta tutti con il suo bell’inglese e se ne va.
Nevicata on 7 Giugno 2013 at 12:03 pm said:
Bravo Kaw, hai mantenuto la promessa! Bellissimo pezzo, come al solito. Giù il cappello.
kaw on 7 Giugno 2013 at 3:15 pm said:
ma infatti ero tipo cazzoooo ormai ho detto che lo facevo, ora mi toccaaaa XD
lieto ti sia piaciuto
orkof on 7 Giugno 2013 at 1:01 pm said:
Gran bell’articolo! Piacevole da leggere ma soprattutto molto interessante specie perchè l’evoluzione di Shinji rischia sempre di essere ridotta ad un fatto episodico legato unicamente agli scontri che sostiene contro gli angeli. Il discorso con Kaji è un fatto fondamentale secondo me ed è tratteggiato con grande abilità dal maestro Anno. Ad ogni modo complimenti per l’articolo!
reiaya21 on 7 Giugno 2013 at 3:10 pm said:
complimenti per l’articolo!!!!…non mi ero mai accorto del parallelismo tra gli pisodi 1-2 e 19!!!!ottimo lavoro!
MRH on 7 Giugno 2013 at 8:05 pm said:
“Allora Shinji, vuoi diventare una cosa sola con me?
Una sola cosa sia nell’animo che nel corpo?
Sarebbe tanto tanto piacevole.
Avanti, sta’ tranquillo, apri il tuo animo.”
Non è la persona con cui vorrei rimanere da solo in caso di pericolo…XD
reiaya21 on 7 Giugno 2013 at 9:15 pm said:
ma quello non è l’eva che vuole assorbire shinji?
mancio01 on 7 Giugno 2013 at 8:26 pm said:
Pezzo eccezzionale su quello che forse è il mio episodio preferito.
Chapeu
Sonia on 7 Giugno 2013 at 9:41 pm said:
Articolo brillante, una lettura piacevolissima! Ho sempre gradito questo aspetto da “romanzo di formazione” di Eva che permette continui richiami a puntate precedenti, sia per una semplice frase che, come in questo caso, per diversi fotogrammi: dona quell’idea di cerchio che si chiude (o ciclo, come giustamente hai detto!), una scelta stilistica che adoro.
“Gendo non ha paura di un cazzo”: porca miseria, VERO: cosa gli circola nelle vene? Che poi mi è sempre piaciuto l’interesse che mostra verso la battaglia tra l’Eva e l’Angelo, se ne sta lì stile-cinema che è una meraviglia (a parte il fatto che Gendo ricoperto di sangue ha sempre risvegliato in me…sentimenti, ma vabbè. A volte si rialza lo spirito fangirlistico, vogliate perdonarmi XD).
Infine…osserverei un minuto di silenzio per le bombe N². u_u
CaskaLangley on 7 Giugno 2013 at 10:23 pm said:
“Sentimenti” è l’eufemismo del secolo, Sonia. E Io lo approvo.
Federico on 8 Giugno 2013 at 10:55 pm said:
bell’articolo, complimenti
plain Andrea on 11 Giugno 2013 at 5:57 am said:
Non mi stancherò mai di ripetervelo: siete fenomenali.
A prima vista questo sito suggerisce di tutto meno che il fatto che sia gestito da sole 3 persone.
Tecnicamente, è curato, pulito e preciso nelle scelte grafiche, praticamente a livello professionale, ma il piatto forte ovviamente sono i contenuti: nei miei anni di pellegrinaggio verso ogni fonte possibile ed immaginabile di informazione su Evangelion, mai ho visto così tanta cura, una passione così smisurata, una tale maniacale accuratezza e profondità di indagine, e a colmare tutto ciò c’è il fatto che scrivete tutti e tre magnificamente, il che non fa mai male.
Ogni volta che passo qui (e ciò significa taaante volte al giorno) provo, oltre all’orgoglio di un lavoro tutto di compagni maniaci italiani e all’hype per un nuovo articolo, immancabilmente una sensazione di frustrazione e di “out of place”, come se questo sito venisse da un universo parallelo in cui è uno dei primi risultati quando si googla le tre query più comuni per Eva, ovvero “evangelion”, “shinji is gay” e “seghe mentali/mindfuck”; quello è sicuramente un universo più giusto.
Avete TUTTE le carte in regola, e anche di più, per far sì che questo si verifichi davvero, e che diventiate rapidamente uno dei più importanti punti di riferimento, con un meccanismo a feedback positivo di +prestigio–>+qualità, nel mondo di Evangelion, e intendo a livello INTERNAZIONALE. Sul serio, ce l’avete in mano, la possibilità di realizzare ciò, avete tutto quello che vi serve..spero vogliate farlo e spero di vedervi riuscire in questo, ci guadagnerebbero tutti, voi in soddisfazione e passione (e monetizzazione why not) e la schiera di otaku e schizoidi che è il fandom di Eva in fangasms.
kaw on 11 Giugno 2013 at 9:53 am said:
andrea il tuo sostegno è commovente, lo dico davvero, ed è anche grazie a commenti come i tuoi che poi ci mettiamo a bere e decidiamo di puntare sempre più in alto, ma esiste già un punto di riferimento internazionale per quel che riguarda Eva, è la mafia americana di Evageeks! le nostre analisi/teorie esistono anche grazie al loro lavoro (certamente meno avventuroso ma dannatamente utile) di enciclopedizzazione.
plain Andrea on 11 Giugno 2013 at 11:44 am said:
Sì, certo, Evageeks me la sono già spulciata interamente, perciò parlo tenendo conto anche di quella: è oggettiva e fondamentale l’utilità di una wiki, che, diciamolo, è il template base, più semplice ed efficace per la divulgazione di conoscenza enciclopedica in un qualsiasi campo, e non si può non ringraziare la succursale americana del fandom, però è anche un po’ logico che vada forte: diavolo, è una wiki, e quindi già tecnicamente, strutturalmente, ha del valore aggiunto come fonte di conoscenza, e poi il fandom americano per forza di cose sarà grande cento volte quello italiano.
Ma nonostante queste cose, trovo Evageeks spesso un po’ arruffona e approssimativa e soprattutto DISPERSIVA, spesso mancante di una certa profondità e accuratezza che invece puntualmente trovo qua, in un sito gestito da soli 3 volenterosi sociopatici.
Nonostante non gestiate una wiki bensì piuttosto un blog, e la struttura sia quella di un blog che solitamente è MENO informativo o meno strutturalmente enciclopedico o meno comodo, il vostro “peso specifico conoscitivo”, diciamo, credo sia nettamente superiore a quello di Evageeks, che è anche un po’ commerciale. E anche quello intrattenitivo, il che raddoppia il valore.
Rimango convinto che i motivi per cui Evageeks rulla su di voi siano:
-il fatto che sono nati ben prima
-lingua inglese
-fandom centuplicato
-molti editor
-vantaggi intrinsechi alla strutturazione del sito
-commercialità
senza nulla togliere alla loro community, ci mancherebbe che rinneghiamo i giganti sulle cui spalle siamo seduti, ma questo sono facilmente vantaggi piuttosto “numerici” e sterili e slegati da ciò che conta di più ovvero le qualità e le intenzioni di chi porta avanti una cosa del genere. Qualità e intenzioni che voi mi sembrate incarnare decisamente meglio, o perlomeno finalizzare meglio.
Vedere una cosa della stessa importanza e magnitudine di ciò che ha fatto Evageek traslate nel mondo Dummy System..sarebbe veramente la fonte DEFINITIVA su Eva.
Continuate così, Gendo approves
Lilith on 14 Giugno 2013 at 4:44 am said:
Mi permetto di dissentire solo per un piccolo particolare: personalmente ho sempre pensato che nell’episodio successivo lo 01 fosse senza elmo perchè lo stavano riparando o meglio curando. Dopotutto è completamente fasciato no? Oppure mi sembra altresì probabile che fossero essendo oggetto di studio dopo essersi pappato shinji avessero rimosso l’armatura per facilitare le analisi. Mi sembra comunque improbabile che l’eva si sia tolto l’elmo di sua iniziativa, non ne vedrei il motivo. Grande articolo comunque:)
kaw on 15 Giugno 2013 at 11:24 am said:
io ho sempre pensato che essendo il 20 un episodio poverissimo il motivo principale per cui l’eva era facciato fosse che era più facile disegnare la testa della mummia che il particolareggiato elmo dello 01… XD
ma scherzi a parte, perché l’eva sia senz’elmo non viene esplicitato, può anche essere come dici tu (più per studiarlo che per medicarlo, dato che lo 01 non è ferito in faccia), ma che si stia liberando della corazza costrittiva lo dice chiaramente Ritsuko nell’episodio 19 e io mi sono limitato a tracciare un parallelo col fatto che anche nell’episodio 2, a fine combattimento, lo 01 si trovi con la faccia scoperta.
Lilith on 16 Giugno 2013 at 11:20 am said:
la storia delle fasciature è palesemente una scusa per non fargli la faccia perchè nessuno ha la più pallida idea di come dovrebbe essere. Ogni volta che un eva compare “nudo” ha un aspetto diverso xD Ma poi chissenefrega, è troppo figo così con quel ghignone tutto soddisfatto:D
kaw on 16 Giugno 2013 at 6:59 pm said:
sì, fa una paura fottuta XD
Nemus on 23 Giugno 2013 at 4:22 pm said:
quoto e sottoscrivo ogni singola parola-virgola-immagine. Ho guardato l’episodio 19 milioni di volta, e ogni volta mi lascia senza parole.
E soprattutto, la perfezione di questo episodio è il motivo per cui ho odiato la stortura indegna che ha subito in Eva 2.22
asuka79 on 15 Agosto 2013 at 12:26 pm said:
siete veramente mitici…complimenti…
Graps on 20 Gennaio 2015 at 12:02 pm said:
Io dagli ultimi episodi(i film non li considero), ho recepito tutto gli episodi precedenti come una mera fantasia, sono arrivato alla conclusione che nulla di quello che è successo non è mai realmente accaduto, si trovava all’interno del programma di perfezionamento dell’uomo da sempre, che con cose sconosciute e metodi sconosciuti simula una realtà come l’io del protagonista vuole. In realtà tutti gli accadimenti gli angeli sono stati solo “test” strettamente legati a livello psicologico(come ad esempio il discorso sull’annullarsi, sul legare troppo saldamente il tuo io a qualcosa e renderlo il tuo tutto(che può essere un lavoro, qualcosa all’interno della tua vita, in questo caso l’evangelion) rappresentato negli episodi con l’assorbimento nell’evangelion quando è divenuto il suo “tutto”(tasso di sincronia 400%) e tutti gli eventi penso di possano leggere in questa chiave, di fatto viene anche esplicitamente detto nell’episodio 25 anche se in modo un pò forbito che tutto quello che è accaduto è stato per volonta sua, tutta la realtà che ha intorno è stata come il suo io la voleva cose spiacevoli incluse(che poi gli viene data ridondanza nell’episodio 26 con la realtà alternativa che anche essa in qualche modo deve essere stata creata per immergerci il personaggio, quindi perchè non dà questo programma. Voi dite che c’è stata un evoluzione all’interno del personaggio durante il corso dell’anime, può essere che tutto questo, gli angeli, siano stati solo una serie di test che ha portato shinji a maturare per poter poi affrontare il perfezionamento perchè finchè non avesse appreso ad affrontare maturamente il problema non avrebbe potuto recepire il messaggio, si parla spesso di anticipiamo il corso degli eventi, ecc.. può essere che le piastre seele siano soltanto delle specie di tutor che gestiscono tutta la simulazione e i 17 angeli, 17 passi da compiere per la maturazione di shinji, di una realtà fasulla creata da un ragazzo a cui è morta la madre e quindi ha creato riferimenti all’interno inserendola negli evangelion, in rey, che odia suo padre e quindi lo mostra come una persona seria, quasi diabolica e gli altri personaggi siano “marionette” del suo animo, i vari tipi di percezione che ha delle persone in torno a lui o anche siano suoi lati psicologici(mi fà molto riflettere il “io ti odio” e le varie accuse che asuke fà di continuo a shinji quasi come fossero suo autoaccuse. Stò sbarellando di brutto o magari ho detto cose ovvie(non ho trovato nessuno che dasse questa spiegazione trovo sempre scritto molto profondo,psicologico ma non trovo mai la mia ipotesi)XD o c’è del senso in quello che ho detto