Hot Stuff: Studio Kimigabuchi e Re-Take

Una doverosa premessa (cioè disclaimer)

Ce l’avete chiesto voi. Non con le parole, ok, ma era tra le righe, ed era evidente. La vostra (apparente) ignoranza in merito non ci ha lasciato scelta che dedicare una rubrica alla più grande produzione collaterale a Evangelion dopo i modellini di Rei in posa spastica: il porno. Noi vi mettiamo a disposizione la nostra conoscenza dell’argomento, vi parliamo di cosa c’è in giro, cosa va di moda, cosa fa schifo e cosa è veramente degno di nota, tutto esclusivamente per fini scientifici e di studio, sia chiaro. E voi potete fare come quelli che entrano nel sexy shop e dicono “ma come, non è la panetteria? oh beh, già che sono qua do un’occhiata in giro”. Fico, no?
Perciò, da qui in poi si va un po’ sull’esplicito. Non pubblicheremo materiale di vietato ai minori (così non saremo neanche costretti a vietare la pagina ai minori, siamo o non siamo dei draghi?) o che non sia, come si suol dire, not safe for work, ma l’argomento è quello che è e intendiamo trattarlo in modo chiaro e senza giri di parole: se pensate che la cosa possa darvi fastidio o offendervi, se siete tra quelli che ritengono che la pornografia sia una roba brutta o degradante (avete torto ma) potete passare al prossimo articolo e siamo amici come prima.

A beneficio dei più sensibili, cominceremo con qualcosa di elegante e inoffensivo.

Lo Studio Kimigabuchi

Tratto morbido, facce rotonde, adolescenti che assomigliano più o meno a degli adolescenti, qualche problema coi capelli e soprattutto con le orecchie ma, ehi, dopo Iron Maiden 2nd vale davvero tutto. Belle tette, bei culi.

Lo studio Kimigabuchi è un circolo composto da più persone (per quanto non ci siano informazioni precise sui suoi membri) attivo dai primi anni Zero, specializzato in doujinshi per adulti dove non sempre, però, il sesso ricopre un ruolo centrale. In generale predilige dinamiche abbastanza ortodosse, sesso canonico tra coppie canoniche, in scenari coerenti alla serie di partenza, con trame romantiche e qualche virata sul triste/malinconico, sul creepy o sul demenziale.

Estremamente prolifico, Kimigabuchi, come molti doujinka, ha il suo repertorio di classici tra cui spiccano diversi titoli grossi degli scorsi due decenni come Slayers, Full Metal Panic, Genshiken (per la precisione, il suo spin-off: l’anime nel’anime seguito dai protagonisti della serie, Kujibiki Unbalance), Code Geass e, ovviamente, il duraturo rapporto con Evangelion e la Gainax (fantastici i crossover comici tra Punta al Top!, Nadia, Eva e Gurren Lagann).

Evangelion: Re-Take

E infatti: l’opera per cui è più famoso, universalmente considerata il suo capolavoro, è la doujinshi su Evangelion intitolata Re-Take, iniziata nel 2004 e conclusa nel 2006, una vera e propria epopea serie composta di sei volumi più alcuni spinoff che propone un finale alternativo alla storia originale. È in assoluto l’opera “non ufficiale”, creata cioè da un fan, più famosa e più apprezzata del franchise di Evangelion: ha ottenuto ottimi pareri anche tra addetti ai lavori (d’altra mparte in giappone la linea che separa le opere ufficiali da quelle fanmade è assai sottile) e ha ispirato trailer, music video e addirittura una colonna sonora, sorta di compilation pensata per accompagnarne la lettura.
Non sorpende che a un certo punto ne sia stata addirittura realizzata una versione deluxe con qualche scena aggiuntiva e ripulita dai contenuti sessualmente più espliciti al fine di circolare anche al di fuori dei circolini del VM-18.

Per quanto non priva di difetti, Re-Take è una storia ambiziosissima, che abbraccia azione, sesso, viaggi nel tempo, approfondimento psicologico, un po’ di sano mindfuck e presuppone una conoscenza abbastanza ferrata di Evangelion. Tutte cose che ci piacciono molto. Inoltre, Asuka e Shinji stanno assieme. Altra cosa che ci piace molto.

Il presupposto è affascinante, e quantomai attuale: Shinji Ikari è bloccato in un loop (!!!), costretto, dopo la fine di EoE, a rivivere gli eventi della serie originale: già sapendo quale piega catastrofica prenderà la storia, il nostro cerca di rimediare agli errori commessi in precedenza, ma finirà ancora una volta per agire in maniera egoista facendo solo quello che tornerà comodo a lui. È uno spunto non nuovo, abbondantemente esplorato in 10 anni di fanfiction e chiacchiere da bar — “io al posto suo avrei fatto così” (la maggior parte si mette al posto di Shinji; i più arditi, al posto di Anno) — che viene però affrontato con vera cognizione di causa, senza snaturare i personaggi e inserendo un’inedita dimensione “morale” (la domanda portante è se abbia Shinji il diritto di comportarsi come un dio e “aggiustare” la realtà).

Senza entrare troppo nei dettagli, Shinji fa cose come fallire di proposito i test di sincronia per non far deprimere Asuka, le confessa i suoi sentimenti e ci si mette insieme, sconfigge immediatamente l’unità 03 salvando Toji e affronta Kaworu già sapendo che è in realtà un Angelo; grazie a queste “correzioni” della storyline originale tutto sembra procedere per il meglio e la storia prende una piega completamente differente, quasi da commedia scolastica (2.0 anyone?), tuttavia Shinji continua ad essere tormentato dalle visioni di EoE e in particolare dallo spettro dell’Asuka di One More Final, che lo insulta, lo deride e gli rinfaccia di averla lasciata morire.

Insomma, roba tosta per un porno (e visto col senno di RoE e della teoria del loop, mette davvero i brividi.)

Non che sia perfetto, chiariamoci. Qualche ingenuità di troppo, l’eccessiva zuccherosità di fondo, il tratto non sempre perfetto sono tutti difetti oggettivi — ma resta l’opera di qualcuno che ha amato Evangelion e che non si arroga il compito di aggiustarlo (chi leggendolo commenta “è così che sarebbe dovuta finire la serie” dimostra di aver completamente mancato il punto della doujin) ma lo omaggia con una storia che pur proponendo un finale alternativo si sforza come poche altre di conservarne il tono, lo spirito, il senso. Tutte cose che lo rendono, dal punto di vista di chi scrive, contenutisticamente migliore del manga diversamente etero di Yoshiyuki Sadamoto.

Quanto al sesso, le scene sono relativamente poche (e in quantità sempre minore man mano che la storia procede) e tutte aventi come protagonisti i soli Asuka e Shinji; sono estremamente esplicite ma anche molto semplici, praticamente una versione hardcore del proverbiale fanservice made in Gainax: Shinji e Asuka, in fin dei conti, sono due ragazzi alle prime esperienze che si smanacciano e niente di più, cosa assolutamente coerente nell’ottica di una storia che si propone di essere seria, plausibile e fedele alla serie originale. Chi cerca i numeri da circo e le combinazioni impossibili (nulla di male in questo) difficilmente potrà dirsi soddisfatto da una doujin come ReTake, che invece mi sento di consigliare vivamente a chi è di gusti più delicati e apprezza l’erotismo come corollario a una bella trama.

Scena cult: Asuka definisce la Germania "il Paese peggiore del mondo".

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Categorie Hot Stuff, Leggerezze

30 commenti

  • Molto bella Re-Take. Io ho fatto l’errore di cercare una traduzione italiana, la trovai, ma il tipo aveva rimosso le scene di sesso in quanto secondo lui “rovinavano la trama”, non so se è proprio l’atteggiamento migliore per tradurre doujinshi.
    Non so se adesso esista un’altra traduzione italiana senza censura, ma nel caso non fosse, leggetevela in Inglese!

    • CaskaLangley on 6 Febbraio 2013 at 1:57 pm said:

      Reply

      Ma come “rovinano la trama” XD che poi voglio dire, nell’ordine di Eva e di quanto è repressa e morbosa la sessualità in EoE, se Asuka e Shinji fanno allegro sesso consenziente è comunque un traguardo X’D

  • Ho visto qualcosa del Re-Take e sembra interessante. Giusta la scelta di attenersi alle coppie “canon”… sinceramente vedere Shinji trombare con Rei ha un che di incestuoso su cui non tutti sarebbero disposti a passare sopra…

    Ma visto che nel post di presentazione parli delle tette di Asuka, ho una domanda degna delle più ostiche legate a Evangelion: chi ha le tette più grosse? Asuka o Rei? ahhah 😉

      • Mah, non sono d’accordo sulla serie: a mio modo di vedere sono del tutto equivalenti fisicamente. E’ che Rei si mostra meno perché a parte il plug suit indossa solo l’orrida divisa scolastica.
        Anzi quando indossano il plug suit sembra quasi che le abbia più grandi Rei. Una cosa è certa: nel rebuild Mari surclassa entrambe.

        • CaskaLangley on 6 Febbraio 2013 at 2:32 pm said:

          Reply

          Beh, la plug suit di Rei enfatizza, Asuka ha quegli infelici triangolini. Secondo me le tette di Asuka non le vedremo mai a dimensioni reali perché sono sempre filtrate dal pov di Shinji che le vede abnormi e pronte a inglobarlo.

          • CaskaLangley on 6 Febbraio 2013 at 2:54 pm said:

            Io stavo pensando che a dimensioni in realtà sono lì, la differenza più che altro è nel fisico, Rei è giapponese e ha un fisico più asciutto, Asuka e mezzosangue e ha ste gambe chilometriche e i fianchi e il culo evidenziati, nella scena dell’helltrain in EoE si vede bene la differenza. …non posso crederci che stiamo facendo *ancora* questo discorso! Io non posso passare gli anni della mia vita a parlare delle tette e del culo di Asuka.

          • FrozenBrain on 6 Febbraio 2013 at 10:46 pm said:

            Anche a me sembra che Asuka le abbia più grandi (ma siamo lì comunque).

            Caska ci sono cose peggiori che parlare delle tette e del culo di Asuka, tipo il manga di Sadamoto da come ne parlate di solito. E per quanto rimandiate prima o poi dovrete affrontare anche quello XD

          • CaskaLangley on 7 Febbraio 2013 at 11:29 am said:

            Guarda, lo sappiamo che del manga dobbiamo parlarne, ce lo ripromettiamo sempre, ma poi con tanta bellezza a disposizione ci scoccia farci il fegato amaro a parlare di una cosa che non ci piace e rimandiamo.

  • Asuka le ha più grandi, mi sembra evidente, del resto è anche una mezzosangue e in europa stiamo messi decisamente meglio a tette. La vulgata qui dalle mie parti almeno di una decina di anni fa, aveva trovato un compromesso che soddisfaceva entrambe le fazioni cioè Asuka=Tette, Rei=culo.E’ bello pensare che questi discorsi esistono ancora.
    Kaw dici che nel Rebuild sono piatte? A me non era sembrato, almeno, Asuka nella famosa scena quando scopre Pen Pen e scalcia Shinji mi sembra fornita come al solito.
    Di Retake avevo letto qualcosa un po di anni fa poi però credo si essermi fermato al 4, bella roba si, davvero bella roba.
    Attendiamo il prossimo post.

    • CaskaLangley on 7 Febbraio 2013 at 11:31 am said:

      Reply

      Beh, nel Rebuild non sono tettone, ma ricordiamoci che hanno 14 anni: hanno le tette di due che diventeranno più o meno tettone negli anni a venire X’D In quanto al culo di Rei mah, non ci ho mai fatto caso perché appunto la combo gambe+fianchi di Asuka mi distraeva. Still, nel Rebuild sul culo non esiste confronto, vince Shikinami in ogni modo possibile. Ha un culo di cui i menestrelli canteranno nei secoli.

  • mancio01 on 8 Febbraio 2013 at 7:00 am said:

    Reply

    Asuka ha le tette più grosse e a culo se la combatte con Rey, specie nel rebuild.
    Mari però le stende a tutte e due, manca poco che con le sue tettone ci soffoca Shinji.

    A proposito, ho passato le ultime ore a spararmi tutto il RE-Take. Avevate ragione è davvero ben fatto e confesso che ci sono un paio di passaggi nella storia tra Asuka e Shinji che mi hanno fatto venire la lacrimuccia (oggi sono molto sensibile ).

  • Grazie: la parola della gratitudine. Una parola mai pronunciata prima.
    Grazie per questo articolo.

    Finalmente uno spin off di Eva che non mi fa desiderare di cavarmi gli occhi con un cucchiaino.

    • Non penso valga con personaggi immaginari, altrimenti dovremmo bollare come pedopornografia anche i libri di Moccia (e non sarebbe un male levarseli dalle palle)

    • trattandosi di personaggi disegnati, che non esistono davvero, che non dimostrano davvero gli anni che hanno sulla carta e che non assomigliano veramente a degli esseri umani… who the fuck cares.

  • Intanto, complimenti per l’idea, argomento interessante che raramente viene affrontato per bene (leggasi: riuscendo a tenere acceso il cervello quel tanto che basta a non vedere solo tette e culi XD). Io personalmente non ho mai amato molto Re-Take: come diceva kaw, certe leggerezze ed eccessive pucciosità mi hanno un po’ fatto cadere le braccia…oltre al finale che ho sempre trovato un po’ troppo moscio, per mio gusto. Però è comunque: a) millemila volte meglio di qualsiasi spin off “ufficiale” di eva (vedasi l’Iron Maiden…che mi vergogno di averlo letto, perciò posso solo immaginare l’imbarazzo di quelli che l’hanno pensato e disegnato) b) comunque godibilissimo da leggere (l’idea di partenza è davvero ganza!). Sono curiosa di scoprire le prossime “recensioni”!

    Sull’argomento “premio Miss tette dell’anno”, direi anche io che Asuka e Rei si equivalgono abbastanza…Rei ha il vantaggio di avere un plug che evidenzia di più, ma il fisico in generale di Asuka…beh <3

  • Per tirare le somme: secondo me, al netto delle fluttuazioni statistiche, la rossa e la turchina si equivalgono sotto ogni aspetto. In sostanza sono uguali, solo coi capelli diversi, eheheh. Penso che ognuno veda in vantaggio la propria favorita per motivi “affettivi”. L’unica che concretamente si discosta è Mari (secondo me è pure più alta)!

    Salut

    • CaskaLangley on 10 Febbraio 2013 at 9:22 pm said:

      Reply

      Sì, Mari è più alta, ma Mari infatti non ha quattordici anni, è più grande. Comunque no, Asuka e Rei hanno fisici diversi e punto X’D nell’EoE che ha il design fisso si vede benissimo la differenza, non a dimensioni, ma proprio come forma.

      • Nell’EoE nessuna delle due mi piace. Il design mi pare più “secco” e spigoloso – in linea con la crudezza della vicenda – e vale per entrambe.
        Comunque mi confermi che Mari è più grande di età? E’ una info ufficiale o comunque ufficiosa?

        • CaskaLangley on 11 Febbraio 2013 at 10:57 am said:

          Reply

          Sì, è ufficiale che sia più grande. Dovrebbe avere 15 anni (sì, negli anime è una differenza abissale, lol), ma questo non so confermartelo con certezza perché non ricordo la fonte.

  • Si è vero, a Rey han dato un plug suite che evidenzia le forme così come a Mari, l’unico sfigato è quello di Asuka che povera ha il più brutto suite della storia!!

  • Le tette di Asuka hanno il loro oscar prima della fappata di Shinji, quando le si strappa il camice da ospedale e quelle due colline del piacere sobbalzano dolcemente delineando brevemente una forma tonda che andrebbe assolutamente saggiata a mano. Oh. Andava detto.

    Comunque il Re-Take è molto, molto bello e sono contenta che certi peccatucci di ingenuità concernenti il rapporto tra Shinji e Asuka non li abbia notati solo io (seppure siano lampanti). Mi sento di spezzare una lancia in favore della povera Rei, in ogni caso, che è stata vittima di un bashing assoluto XDD Non è la mia dea di Eva, ma tra le lenti a contatto azzurre, la tintura rossa e “yay il pavimento non mi va di tenerlo sotto i piedi” nel suo appartamento mi ha fatto una tenerezza incredibile XD (“.. anta baka?”).

  • plain Andrea on 15 Maggio 2013 at 10:16 am said:

    Reply

    Comincio il post con qualcosa che non c’entra nulla ma è doveroso iniziare così, così come è doveroso introdurre il papa con “annuntio vobis..”: le tette di Asuka in ospedale erano -dal punto di vista tecnico dell’animazione e dal punto di vista di una spanna sotto l’ombelico- qualcosa di sublime, sopraffino, celestiale. Props agli intercalatori. Anche un coccodrillo del Nilo si fapperebbe furiosamente davanti a un Eden del genere se avesse le zampe abbastanza lunghe.

    ma torniamo alle cose (relativamente) serie…
    Devo dire che ho amato Re-Take non poco.
    Nonostante sia uno di quei cattivoni che non apprezzano le produzioni collaterali porno, questa cosa mi è piaciuta un fottio.
    Faccio una piccola premessa: non è che stia a bacchettare a vuoto, erto su un fantasmagorico altare di verginità e astinenza self-smanettatoria, chi si butta nell’oceano sconfinato e ribollente di vita e sanguigne pulsioni che è la produzione porno di Evangelion, ma in tutta sincerità 1) io Evangelion lo amo e lo interpreto in tanti modi, ma tra questi non mi interessa in particolare lo scopo di vedere le tette della pur venerata Asuka rimbalzare sulla carta digitale delle scan clandestine, sotto i colpi inclementi delle inaridite e costipate voluttà dell’impubere Shin-chan, il quale finalmente riesce, con il pretesto dello sputo di trama di turno, a sfondare l’A.T. Field della Fraulein più amata dai giappi e dai poveri mentecatti irrecuperabili come noi: di fonti di porno ce ne sono a volontà, e più comode!;
    2) amo Asuka non (tanto) per le sue tette ma per ciò che rappresenta oltre la metafora, nella vita vera. Quella che amo per la sua attrattività fisica/sessuale/culinaria è Sasha Grey, mica una pubescente con gli occhi grossi un quinto del suo viso, sia chiaro!

    Detto ciò, il motivo per cui Re-Take fa tanta presa su di me è che c’è una trama da mindfuck degna dell’originale, significati metaforici altrettanto potenti, e quello che tutti abbiamo desiderato vedere in NGE da sempre: gente che muove il culo, prende il toro per le corna, e in un modo o nell’altro fa un passo dopo l’altro verso la conquista di un equilibrio e la rettifica di tutto ciò che era completamente storto.

    Mi spiego meglio.
    NGE, come ben sappiamo essendo la manica di psicotici maniaci ossessivi oltre ogni speranza di cura che siamo, spogliato di tutti i riferimenti religiosi, dei fantascientifici robottoni, alieni mannari, biologia metafisica, budini arancioni e anime che si estraggono, si filtrano, si infilano di qua e di là manco fossero supposte, non è altro che un lungo, contorto, depravato, osceno, profondo, letale inno alla vita.
    Il sommo Anno ne ha passate di belle nella sua vita, è facile capire il personaggio dopo anche solo un paio di racconti della sua felicissima vita (il mio episodio preferito: la sua ragazza che, costretta in ospedale da un qualche male terminale, dice al suo amato “tanto stavo per lasciarti, mi fai schifo”), e come ben sappiamo, dichiarato da lui stesso, NGE è tutta la sua vita, è lui stesso e ci ha messo tutto sé stesso.
    Una persona che ha avuto una vita di merda, colma di spiacevoli sorprese, di quotidiane brutture, delusioni, ferite, una vita priva di granché soddisfazioni, piaceri, bellezza, felicità (che ciò sia imputato a cause esterne o dalla sua inettitudine alla vita, non ci interessa).
    E così la sua creatura diventa la realistica e concretissima storia di ragazzi semi-innocenti, devastati da vari problemi – sensi di colpa, sindrome da abbandono, crisi di identità, traumi più o meno lontani nel tempo – che si trovano nella giungla più grande del mondo: la vita.
    Ci si trovano soli, soli come siamo tutti, di una solitudine tipica dell’incomunicabilità e della chiusura di chi ha paura, o semplicemente di chi è troppo giovane per aver imparato ad aprirsi. E in queste condizioni, si trovano ad affrontare la vita, sulla cui strada incontrano problemi, piccoli e grandi, orrori quotidiani e orrori cosmici, coltellate alla schiena e calci negli stinchi, ferite meritate e immeritate, mostri interiori e mostri esteriori che senza sosta attaccano questi poveri ragazzini sulla strada della loro vita. E questi mostri, simboleggiati da ottaedri, ombre tridimensionali, pinguini con rotoloni Regina al titanio al posto delle ali, ma anche cose più quotidiane, come l’incomunicabilità tra una ragazzina che da un finto finto bacio a un moccioso, il quale non osa sospettare che ci sia qualcosa dietro, non fanno altro che aggravare le condizioni già precarie e da neuro dei nostri cari quattordicenni appena nati al mondo vero.
    E in condizioni ora ancora più gravi, cosa vi aspettate che succeda, che la vita, dopo un quintale di limoni, per “par condicio” e per “yin e yang”, come in un film-fiaba con riciard gìar, ora gli dia una bella torta alla panna per riequilibrare il tutto? *ghigno di Gendo*
    Sti cazzi. Nel pieno della loro devastazione, nei passi successivi della loro strada la vita gli ha riservato ulteriori orrori, altri mostri, altri dolori, altri patemi, altre difficoltà, e così via in un’orrenda spirale di caos, male, ferite, depressione, peggioramento, abbattimento, stasi.
    La vita, come insegna realisticamente Evangelion, non è facile. Non esiste nessun principio secondo cui se hai ricevuto tot quintali di palate di merda, dovrai ricevere altrettante palate di fragole, nuvole rosa e conigli nani con le orecchie afflosciate. La vita è un casino in cui quello che capita capita, punto, e può essere una serie assurdamente lunga di avvenimenti propizi e giappo-tedesche rosse che ti saltano addosso senza motivo, come può essere una serie ridicolmente estesa e crudele di orrori e mostruosità.
    Come si può mandare questo messaggio in un modo più chiaro di quanto lo sia la storia di Asuka? Basta pensare a quella poraccia: il paparino la ama quanto un adesivo da lunotto posteriore, la mammina ha il cervello in pappa dopo essersi infilata in quell’apriscatole organico gigante e preferisce una bambola alla figlia, dalla quale puntualmente si fa trovare appesa al soffitto. Nonostante ciò, la rossa riesce ad avere le palle di sopravvivere, prendersi due lauree quando io ancora mi scaccolavo in allegria, diventare un genio militare ed il pilota del suddetto apriscatole gigante, ed essere pure una stronza acida e acuta.
    E quando si trova ad utilizzare il suo pupazzone, che succede? Viene sistematicamente umiliata da un ragazzino e/o sbranata/sbudellata dall’angelo di turno. Ci prova con il ragazzino sfigato che però le piace perché venendo lui stesso da un inferno, forse può capirla. E, con un’immensa ferita all’orgoglio ed un’altra grave delusione, sappiamo tutti in che modo patetico finisce. Viene triturata da Zeruel, lo sponsor Regina. Uno pensa che “cazzo, ora basta, ne ha viste troppe sta povera tsundere!”. E invece no, arriva questo simpatico angioletto orbitale e la stupra violentemente, annientando totalmente la sua autostima, la sua vitalità, la sua vita. Infatti l’avventura successiva è la recisione delle vene brachiali. Finisce qui? No! Si risveglia e si ritrova in mezzo ad un esercito di stronzi che per passare la domenica assaltano le agenzie segrete. Poi si ritrova con tipo due minuti di autonomia e 9 mostri animaleschi e apparentemente immortali da sconfiggere. Ritrova la mammina persa, si sente invincibile. E invece, senza pietà alcuna, in barba alla nuova riconquista, viene barbaramente sbudellata. Sembra rialzarsi..ma no, viene prontamente fatta a pezzi.
    Il primo grande messaggio concreto e coerente anche nella vita reale che Anno, con NGE, ci manda è proprio questo: la vita è un casino senza pietà; prima ve ne accorgete, meglio saprete difendervi, meno sarete stuprati.

    Ora direte “ma bravo, e lo chiami pure ‘inno alla vita’?”. Ci arriviamo col prossimo punto, ovvero:

    Il secondo grande messaggio di NGE per noi poveri avventurieri della vita reale è: muovete il culo; non c’è altra soluzione per uscire dalla melma che fare un passo, e poi un altro, e poi un altro; non c’è nessuno che può tirarvi fuori dai vostri problemi se non voi stessi; non importa quanto sia difficile, quanto siate sfiduciati, pessimisti, depressi o feriti, tutto quello che potete e che dovete fare è alzarvi e fare un passo, agire attivamente, fare qualsiasi cosa, basta che vi muoviate, altrimenti marcirete e morirete nell’immobilità e nella chiusura e nell’autocommiserazione.
    Questo, come sapete perché sicuramente lo avete colto, è un messaggio che viene ripetuto più e più volte all’interno di NGE, in tutte le salse e in tutte le gradazioni di subdolo o palese.
    E questo, ragazzi miei, è proprio l’atteggiamento che il nostro buon Anno decide di relegare alla folle Asuka.
    La nostra venerata rossa incandescente è un personaggio che è passato attraverso tanta merda quanta ne hanno navigata tutti gli altri, Shinji, Misato, Gendo eccetera. Ognuno ha reagito in modo diverso: Misato tacendo per anni e poi mettendosi una maschera di leggerezza, Kaji dando la sua vita per la causa, Gendo perdendo totalmente la ragione, Shinji è inutile che lo dico.
    Asuka è quella che, a mio parere, ha avuto la reazione più SANA: traumatizzata quanto volete, ma si è data da fare, ha agito, non ha avuto paura della vita, è andata avanti con spavalderia e aggressività, ha sempre fatto il primo passo, un passo dopo l’altro, è salita con coraggio e furore sull’Eva, ci ha provato spudoratamente con Shinji in culo all’orgoglio e alla paura del rigetto, si è buttata in missioni suicide piuttosto che arrendersi e piangere in un angolino come una nostra certa conoscenza, si è persino rimaterializzata dal mare di L.C.L.
    Insomma, ha morso la vita, nonostante e forse proprio a cause degli orrori che l’hanno tormentata a sufficienza in passato, per cercare qualcosa di meglio (ragion per cui, infatti, il caro Anno la massacra, scegliendo proprio lei come vittima sacrificale per rendere al meglio la resa del messaggio “la vita è stronza”).
    Per questo motivo, Asuka è secondo me il personaggio “migliore” che viene messo in scena in NGE, il più sano, il più reale e vivo, e sempre per questo motivo ho amato lo Shinji dell’ultima ora, quello che accetta di tornare in un mondo in cui ci si può ferire a vicenda e soffrire.
    Asuka è la ventata di relativa normalità nel cast di repressi e inetti alla vita di NGE, Shinji in primis, ed è perciò il primario veicolo del messaggio “datevi da fare, accettate la paura e fate comunque il passo nel vuoto: potreste morire, ma potreste anche scoprire cose belle, e in ogni restare fermi equivale ad essere già morti”.
    E la combinazione di questi due messaggi, del “la vita è uno schifo” e il “ma siate felici e coraggiosi di vivere comunque, nonostante tutto”, è la principale ragione d’esistere del mio amore -e del nostro, credo- per NGE, e non ho problemi a dire che sono lezioni che ho imparato proprio con questa magnifica storia e che hanno davvero ed effettivamente cambiato enormemente e positivamente la persona che sono (beh, dopo il normale periodo di prassi da neuro, s’intende ahahah).

    E qui ci ricolleghiamo finalmente a Re-Take: cos’è il Re-Take se non l’aspettatissima e sudatissima versione di Evangelion in cui i sociopatici finalmente si danno da fare e muovono quel fottuto culo per ottenere quello che vogliono senza frignare tanto, e scoprendo che seguendo tale condotta si riesce effettivamente a raggiungere qualche obiettivo?
    Lo Studio Kimigabuchi è riuscito a produrre un’opera in ottimo stile Evangelion, con trama assurda quanto il canon, follie quantiche al limite del proponibile che simpatizzano spaventosamente e in modo preoccupante con le ora più che fondate teorie sui LOOP, messaggi forti, ottima tecnica e finalmente integrando ai personaggi la capacità di affrontare i propri mostri, quelli altrui e quelli intrinsechi alla vita, fregarsene della paura e delle sabbie mobili e fare quei fottutissimi passi in avanti.

    Perciò riesco a giustificare e ad amare la romance in questa produzione “porno” firmata Kimigabuchi, perché finalmente non è solo una scusa per far vedere Asuka vestita da infermiera (sì, lo so che l’avete letto anche voi, suini), bensì è una versione dell’universo Eva in cui finalmente i personaggi riescono a sconfiggere le paure, e, in definitiva, diventano persone NORMALI e FUNZIONALI, come tutti aspiriamo ad essere nella difficilissima giungla che è la vita reale.

    Perciò, in ultimo, parlando della componente puramente erotica/romantica di Re-Take, l’ho amato non perché mi diverta ad impersonarmi in Shinji (dio mi fulmini se mai mi dovesse venire in mente un’idea così malsana e autodistruttiva) che finalmente esplora il corpo umano della bella tsundere, non perché voglia Asuka come waifu (grazie a Danu sono sempre stato immune all’indugiare e crogiolarmi in pericolose e comode fantasie irreali, come consiglia una saggia Rei/Yui alla fine di EoE), bensì perché sono stato enormemente, indescrivibilmente, incommensurabilmente felice di vedere finalmente i personaggi più inguaiati e disturbati di sempre riuscire a raggiungere un livello di equilibrio, maturità, “normalità” e coraggio di vivere tali da riuscire a creare un rapporto profondo e addirittura una vera e propria famiglia, cose che solo delle persone sane e “normali” possono creare. La sensazione di quando segui sti tizi per dieci anni, tra anime, manga, film, reboot, rebuild, e per una volta, seppur fuori canon, seppur con gli ovvio errori e imprecisioni e banalità e ingenuità, riesci a pensare commosso “toh..sono cresciuti così bene..sniff..e dire che ricordo come se fosse ieri, quando ancora scatenavano estinzioni di massa e piangevano in angolini umidi..”
    E questo vale anche per Kaji e Misato eccetera eccetera.

    Magnificus. Voto 9/10 (in una scala relativa solo al ramo porno di Eva, eh, mica anche al ramo canon)

    Ciao bimbini del Dummy System, vi voglio bene assà. E pure a te, Hidea’, però sistemati quella cazzo di barbetta che sembri la mia ascella destra.

  • Johnny The Sniper on 5 Marzo 2014 at 8:03 pm said:

    Reply

    Qualche giorno fa avevo chiesto sulla fan page di Facebook il vostro parere su “Re Take”, non sapendo che, appunto, aveste già scritto un articolo a riguardo (per il quale avete avuto anche l’accortezza di linkarlo nei commenti al post).
    E, come sempre, la vostra analisi non mi ha affatto deluso.
    Ė un piacere sapere che ci siano siti del genere qui in Italia, dedicati ad una determinata opera, con gente preparatissima, sempre pronta sul pezzo e che (fattore importantissimo, per me) sappia scrivere in un Italiano con la “i” maiuscola, e non nel solito “itagliano” che fin troppp spesso e (mal)volentieri ritrovo nel Web.

    Purtroppo per un bel periodo sono mancato da questo sito, a causa dei divertentissimi e soprattutto leggerissimi esami universitari (e stuff varie, come quella cosa orrenda conosciuta col nome di “Vita sociale”, blblblbl), ma prometto di recuperare il tempo ed i post che fin’ora ho trascurato.

    Continuate così, ragazzi. Siete fantastici!

    P.s.: questo è il mio primo commento sul sito, woooooo.

  • Io il retake lo visto su manga rock senza sapere che è un porno e senza sapere che non l’aveva fatto anno (quindi wow)..Il retake mi ha sorpreso , perche io mi sono inmedesimato in quel mondo narrativo pensando varie teorie e spiegazioni a cose che avevo visto ( come il oomiodio is a not redu ) poi rimanendoci malissimo scoprendo che non era ufficiale , oltre all’odio di aver avuto una masturbazione mentale inutile , ma anche una estasazione e altre parole che non esistono alla fine perche e veramente incredibile che cio possa esistere veramente , una resa piu profonda dei personaggi come shinji che mangia meta corpo di nagisa senza pensarci due volte invitandolo propio alla morte con sorrisi finti , perche chiunque puo diventare un mostro quando si sta per perdere l’unica cosa importante per lui .. perche stava seguendo un copione , PERCHE STAVA SEGUENDO UN COPIONE .. i rotoli del mar morto era un copione e anche voi avete pensato “seguire un copione che cosa ridicola , se lo seguono moriranno tutti ” si anche shinji stava seguendo un copione ( ok era con un finale buono me vabe il senso e quello xD )ed è arrivato a diventare un mostro per tenere l’amore che si era creato ecc. .

    E un’opera incredibile va letta e riletta e anche se all’iniziono si é un po disorientati nel vedere un finale buono per NGE e gendo che si sacrifica per il “futuro”(se avete capito cosa intendo per futuro allora capirete anche che gendo forse non è cosi pezzo di merda come anno ci ha fatti abituare in questo tempo ) tutto molto bello alcuni difetti ci sono ..
    e ad essere sinceri una scenetta comica in cui misato beccava in intimita i due adolescenti sarebbe stato carino sia per vedere comunque il fatto che sono bimbi che direbbero “no non è come pensa era solo un gioco” ed e un fattore che al lettore mette consapevolezza ..

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