Intervista ad Akira Ishida su Evangelion 3.0 [contiene spoiler]

Nel booklet distibuito alla proiezione di 3.0 – il Q-book – sono incluse le interviste ai doppiatori di quasi tutti i personaggi del film. Avevamo già tradotto quella a Kotono Mitsuishi (Misato Katsuragi) e oggi vi proponiamo quella, più lunga, ad Akira Ishida, alias Kaworu Nagisa. Ishida, proprio come il suo personaggio, ha sempre saputo dove la storia sarebbe andata a parare, e si vede che non vedeva l’ora di parlarne. In particolare le sue parole sembrano confermare ancora di più una certa idea.

L’intervista è stata tradotta dal giapponese da un anonimo, e se volete leggerla in inglese la trovate qui. Noi abbiamo cercato di adattarla per renderla comprensibile, più che di farne una traduzione letterale, ma parlando di un film che, beh, non abbiamo visto, siamo dovuti andare a spanne in almeno una domanda. Si tratta comunque di una lettura interessante, che a noi personalmente ha fatto dire “CAZZO SÌ ” e “IO L’AVEVO DETTO” almeno un paio di volte.

“Per [Kaworu] è più importante passare il tempo a parlare con Shinji di persona, che non supportarlo in segreto nell’ombra”

Q: Il senso di smerrimento che scorre in Q era già stato disposto in 1.0 e 2.0. Tutto quel “sembra la stessa cosa, vero? Però non lo è”. Sia Kaworu che i primi due film servono a indicare che questo non è ‘il vecchio Eva‘. Signor Ishida, qual è la sua opinione, e come ha influenzato la sua interpretazione?
A: Mentre registravamo 1.0 il regista, Anno-san, mi ha dato una lunga spiegazione su chi sono Kaworu e Shinji nel Rebuild, quindi ho basato la mia interpretazione su quello che avevo capito da queste informazioni, e dalle frasi e situazioni di 1.0 e 2.0. Lo stesso è stato per Q. Detto questo, io non ho molte scene in 1.0 e 2.0, quindi quando finalmente è stato il mio momento in ho pensato: “Ah, quindi era per questo…”

Q: Credo che siano tutti interessati soprattutto al ‘mistero’ che c’è alla base.
A: Se mi permettete un approccio più circospetto, credo che le informazioni datemi da Anno-san all’inizio siano qualcosa che è meglio non riferire. Ai tempi di 1.0 e 2.0 la gente intorno a me continuava a chiedermi “È un’altra rielaborazione della serie in forma di film?” e cose simili, e io non potevo dire niente a parte “Per favore, verificate voi stessi”. Non credo che qualcuno penserà ancora a una rielaborazione, dopo aver visto Q

Q: In un certo senso è divertente che Kaworu sembri agire sulla base di informazioni che solo lui conosce, [mentre] la stessa situazione continua a ripetersi per il resto del cast. Sono sicuro che molta gente resterà scioccata da quello che succede in Q.
A: Quello che ha sorpreso il resto del cast, questa volta, è stata l’informazione che il regista aveva rivelato soltanto a me, all’inizio, e come il mio ruolo e le mie conoscenze avrebbero rimesso in ordine le cose. Però continuavo ad avere momenti “Ooh! Voi non lo sapevate?”. Fin’adesso ho dovuto essere evasivo con chiunque cercasse spiegazioni, e suppongo che un po’ mi manchi la sensazione di “oh cavolo, pensano che sia una revisione!” o “eheh, ci sono cascati in pieno”, perché era divertente.

Q: Con tutte queste sensazioni complesse, probabilmente non vedeva l’ora [di fare questo film], Ishida-san.
A: È meno “non vedo l’ora” e più “cavolo, è stata dura!”. Come di certo tutti sapete, non sono comparso molto in 1.0, ma dopo la registrazione Anno-san è venuto da me e mi ha detto: “Dobbiamo parlare di quello che accadrà in seguito”. Anche se, a guardare il pelo nell’uovo, non compaio molto neanche in 2.0, vero? (ride) Così, quando ho iniziato a registrare per Q, ero molto teso, finalmente “si faceva sul serio”. Nessuno si è sorpreso perché ho iniziato a parlare di più, e di cose che nessuno fin’adesso avrebbe sospettato.  Ovviamente, io mi sarei aspettato che [il film] sarebbe uscito dal corso canonico di Eva. [Ma] anche se stanno parlando di cose diverse, i sentimenti che Kaworu prova per Shinji Ikari…quelli non cambiano. Sapevo che il mondo era diverso, questa volta, e mi preoccupavo per come renderlo attraverso il mio modo di avvicinarmi a Shinji. È stato un bell’ostacolo. Ho pensato a come superarlo sin dall’inizio. Come sarebbe stato Kaworu Nagisa, dopo aver accumulato parecchi cicli del suo passato? [*si schiarisce la voce* NdCaska] Ed Eva in sé ha un punto ben preciso, che va reso esattamente come dovrebbe. Non potevo perderlo di vista.

Q: C’è stata più di una registrazione, per rifinire il prodotto finale. Com’è stato registrare?
A: Beh, sono passati dieci e qualcosa anni di tempo reale, per questo Akira Ishida, ed è passato del tempo da quando ho dato la voce alla serie originale e ai videogiochi; ho lentamente digerito il ruolo, e credo che si possa dire che è maturato dentro di me, ma non potevo permettere che [Kaworu] cambiasse rispetto alla sua immagine originale. Mettendo insieme questo Eva, è stato davvero difficile rispondere alle varie aspettative dello staff.

Q: Che tipo di scambi hai avuto col regista Anno?
A: Abbiamo fatto un po’ di prove prima di completare le scene e cogliere Kaworu Nagisa come personaggio, nel modo giusto e rafforzando la sua immagine. Per alcune sessioni abbiamo impiegato un giorno intero prima che il risultato andasse bene. In questo modo, è diventato un prodotto recitato con molta attenzione. L’immagine di Kaworu Nagisa dentro Akira Ishida e l’immagine che ne ebbe lo spettatore vedendolo per la prima volta in tv, adesso coincidono di nuovo…è così che è andata, la registrazione. Certo, [detta così] sembrerebbe di nuovo l’episodio 24 della serie, ma mi sono sforzato di non fare una mera ripetizione della performance. Riguardando la serie è chiaro che tutti stessero facendo del loro meglio, all’epoca, ma non volevo limitarmi a copiarla. Sinceramente, quando la registrazione di Q è finita, sono giunto alla conclusione che il risultato non è né il Kaworu Nagisa del passato, né il Kaworu Nagisa che conosco adesso, nel 2012. L’idea che chiunque ha di un personaggio cambia e si espande, e ognuno ha le proprie speranze e desideri, per quel personaggio. Credo che [con questo film] noi stessimo riallineando queste speranze e desideri.

“La prima conversazione con Shinji è stata una cosa davvero enorme, per me”

Q: Capisco. E questa è la prima volta, nel Rebuild, che vediamo Kaworu interagire con Shinji.
A: La prima conversazione con Shinji è stata una cosa davvero enorme, per me. Fin’adesso, Kaworu aveva espresso in modo unilaterale – un pezzetto alla volta –  i suoi sentimenti per lo Shinji “cogli-l’attimo” Ikari del Rebuild. E finalmente, può parlargli di persona…sono sicuro che Kaworu stesse aspettando con ansia questo momento…sì, penso che in fondo sia questo, il punto di un incontro faccia a faccia. Per lui è più importante passare il tempo a parlare con Shinji di persona che non supportarlo in segreto nell’ombra. Mi ha ricordato quant’è centrale il tema della comunicazione in Evangelion. Se ci fate caso, è quando Shinji viene allontanato da tutti e non ha nessuno a cui appoggiarsi, che incontra Kaworu. Il fatto che loro riescano ad avere una conversazione, in quel momento, ha un grande significato. Credo che i primi due film abbiano posto una base perfetta, per questo.

Q: Detto questo, Kaworu è un po’ una figura tragica, no?
A: I primi due film del Rebuild servivano per ricordare in modo vivido allo spettatore certe scene e sfumature della serie originale. Non importa quante volte [la storia] succeda, finisce sempre nello stesso modo. Sarebbe dovuto essere diverso, in questo ciclo, ma gli stessi errori si sono ripetuti. [Kaworu] ha un destino infelice. Ma è come se questa volta fosse riuscito a cambiare i binari in un punto diverso; è come se si dibattesse contro la corrente, e sacrificasse se stesso perché Shinji deve sopravvivere.

Q: Vedere Kaworu – sempre così riservato – comportarsi in modo più agitato, è stato piuttosto rinfrescante.
A: Kaworu Nagisa capisce molte cose, conosce tutto, e ha assoluta libertà d’azione. Sembra un po’ capriccioso, no? Agisce in piena consapevolezza dello scopo della sua esistenza, ma non è che possa controllare tutto. Si scontra con Gendo e la Seele e gli altri, che agiscono sulla base della loro comprensione del mondo, Kaworu invece è un po’ come se vedesse tutto dall’alto, ma non è nella posizione di controllare [il corso degli eventi].

Q: Da questa chiaccherata, sembra che tu metta davvero tutto te stesso nel recitare il ruolo di Kaworu.
A: Tutto lo staff, non solo il regista Anno, è davvero e personalmente coinvolto in questa nuova serie dal titolo “Eva“, quindi mi impegno al massimo. Anche in fase di registrazione, cercavamo di essere molto precisi. Eravamo tutti “no, non proprio così” e via dicendo. Davanti al microfono eravamo solo io e Ogata-san [Megumi Ogata, la doppiatrice di Shinji – NdCaska], in cabina, e passavamo molto più tempo a interpretare le scene e le frasi di quanto non sarebbe stato possibile in altri progetti. C’era un’atmosfera da “facciamolo solo dopo averlo capito” e per questo il lavoro in sé era davvero difficile, ma nessuno gridava “Muovetevi, fatelo e basta!”. C’era la sensazione che stessimo davvero lavorando tutti insieme. Non era semplice pressione, c’era questo strano senso di sicurezza nel sapere che stavamo lavorando tutti insieme per arrivare alla fine di questo prodotto. Sono stato davvero felice di poter recitare nelle stesse scene di Ogata-san, questa volta. Fin’adesso [nel Rebuild] ho sempre registrato da solo.

Q: È la prima volta che Kaworu pilota un Eva insieme a Shinji, vero? Credo che possiamo interpretarla come una “scena d’amore”, in un certo senso.
A: Non so se possiamo interpretarla così (ride). Penso che dovreste aspettare di sentire che cos’ha da dire il regista, o di lasciare [l’interpretazione] ai fan veramente coinvolti [Grazie, Ishida, ti vogliamo bene anche noi – NdCaska]. Ma, alla fin fine, il fatto che siano nella stessa unità è diverso [“diverso” da che? Forse in senso “importante”? – NdCaska], perché perseguono lo stesso scopo insieme. Sembra rappresentativo della profondità del loro legame.

Q: Altre impressioni?
A: Penso che il più grande shock, visivamente, sia la fine che fa la luna. Fin dall’inizio, il mondo di Q è mostrato in modo bellissimo, quindi è stato uno shock. Anche se vediamo tutti vivere le proprie vite in un ambiente intracatamente tessuto, quello che Shinji vuole vedere rimane all’esterno, come un “bam!” che compare da una densa nube. È come se sapessi tutto del mondo, e all’improvviso ti schiaffeggiano: “questa è la realtà che volevi vedere”. È stato davvero d’impatto. [Come il traduttore, nemmeno noi abbiamo visto il film, quindi sa dio a cosa si riferisce – NdCaska]

Q: Bene, allora, che ne dici di un ultimo messaggio per i fan?
A: Sono sicuro che per quelli di voi che hanno letto fino in fondo nelle storie di 1.0 e 2.0, l’evoluzione di Q sembrerà piuttosto rapida. Ma 1.0 e 2.0 avevano già sviluppato il senso di malessere che ci porta a Q. “Sembra la stessa cosa, no? Ma non lo è”. Per quelli di voi che hanno visto Q, per favore, tornate al cinema un po’ di volte per capire qual è il senso di tutto questo. Ma se invece vi state chiedendo “come devo prepararmi?” io vi direi di tornare a 1.0 e 2.0 e riguardarli, ok? Se li guarderete molto attentamente, direte “oh, è da qui che viene” e “anche qui”, di sicuro. Credo che se lo riguarderete dall’inizio, vedrete come Q entri perfettamente nella storia, e so che sarete ancora più interessati a come andrà a finire, dopo questo rapido sviluppo. Siccome, a questo punto, siamo saltati oltre al canon stabilito con un “bam!”, non c’è verso che finisca come la serie TV o il film precedente [The End of Evangelion – NdCaska]. O almeno, è quello che credo. Se la vedrete così, sono sicuro che sarete tutti molto eccitati all’idea di cosa potrebbe succedere nel prossimo. Per favore, aspettate la conclusione.

Akira Ishida è un doppiatore molto popolare in Giappone (cosa non comunissima per un uomo, dato che lo star-system nato attorno al mondo dei seiyuu si basa essenzialmente sullo sfruttamento di belle ragazze che doppiano, cantano e ballano) che sembra essersi specializzato in personaggi affascinanti e in qualche modo ambigui: nella lista pressoché infinita lista dei suoi lavori compaiono, oltre a Kaworu di Neon Genesis Evangelion (senza dubbio il ruolo che, per quanto ridotto a un singolo episodio, ha decretato il suo successo), individui come Xellos di The Slayers, Occhio di Pesce di Super Sailor Moon S, Cho Hakkai di Sayuki, Xerxers Break di Pandora Hearts, rispettivamente il Cavaliere d’oro dei Pesci Amor in Saint Seya Omega e il Cavaliere d’oro della Vergine Asmita in Saint Seiya: The Lost Canvas, Zexion nel videogioco Kingdom Hearts II e Kuja di Dissidia: Final Fantasy. A noi piace ricordarlo come Judeau di Berserk, ma per quelli che non vogliono far finta di non averli mai visti, sappiate che è stato anche Gaara di Naruto e Shin di Nana.

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Categorie Rebuild of Evangelion, RoE: Materiali

17 commenti

  • ISHIDA, GRAZIE PER AVERCI CONFERMATO CHE NON SIAMO PAZZE *A*

    Ciò detto, esco dalla lettura di questa intervista amorevole con due consapevolezze:

    1) PIANGERO’

    (Q: Detto questo, Kaworu è un po’ una figura tragica, no?
    A: I primi due film del Rebuild servivano per ricordare in modo vivido allo spettatore certe scene e sfumature della serie originale. Non importa quante volte [la storia] succeda, finisce sempre nello stesso modo. Sarebbe dovuto essere diverso, in questo ciclo, ma gli stessi errori si sono ripetuti. [Kaworu] ha un destino infelice. Ma è come se questa volta fosse riuscito a cambiare i binari in un punto diverso; è come se si dibattesse contro la corrente, e sacrificasse se stesso perché Shinji deve sopravvivere.

    THAT’S AMORE *BAW*)

    2. Shippo Ishida con la Ogata.

    Secondariamente:

    Q: E’ la prima volta che Kaworu pilota un Eva insieme a Shinji, vero? Credo che possiamo interpretarla come una “scena d’amore”, in un certo senso.

    LOL L’intervistatore = uno di noi.

  • FrozenBrain on 30 Novembre 2012 at 9:47 pm said:

    Reply

    Eh bè, questa intervista è rivelatrice e mi associo al coro del “CAZZO SI’ ” (applausi al Dummy System per l’articolo premonitore). Tra l’altro Ishida parla espressamente di cicli quindi il rebuild non è un semplice sequel.
    Ora che ci penso il fatto che Kaworu e Shinji pilotino insieme un Eva è effettivamente strano. Fin’ora ogni volta che più di una persona era presente nell’entry plug si verificava un calo della sincronia. Se l’Eva in questo caso riconosce la coppia come un unico individuo significa che i loro animi si sono uniti e l’AT field non è quindi presente (la metafora sessuale ci sta tutta).

    • CaskaLangley on 30 Novembre 2012 at 10:23 pm said:

      Reply

      Grazie, grazie. Ma non ci fermiamo mica, vogliamo azzeccare ancora più cose, bwahah.

      Sul pilotaggio dell’Eva, anche a Shinji ed Asuka insieme non aveva dato problemi, anzi, la loro sincronia era addirittura aumentata, Ritsuko se ne era stupita. La mia teoria è che i dati da lei raccolti, quel giorno, siano stati impiegati in questo nuovo sistema di pilotaggio.

      • FrozenBrain on 30 Novembre 2012 at 10:54 pm said:

        Reply

        Hai ragione, Asuka/Shinji me l’ero dimenticato.
        Sulla scia della tua teoria mi viene in mente che in NGE quendo viene attivato lo 03, Misato dice qualcosa tipo “Quattro unità Eva al mio comando. Se volessi potrei distruggere il mondo”. Guardacaso nel flashback del second impact che ci viene mostrato in 2.0 non vediamo Adam (come avveniva in NGE) ma quattro sagome. Che sia anche questo qualcosa preso in prestito dal ciclo precedente?

  • @FrozenBrain
    Sincronizzarsi con Caworu è facile.
    Lui è capace di sincronizzarsi con tutti gli eva senza cambiamenti di nucleo.
    Suppongo possa fare la stessa cosa anche con le persone.

    Le 4 figure al posto di Adam me le ero dimenticate.
    Accidenti,è vero,non c’è un Adam c’erano quattro tizi luminosi.
    http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20120310192459/evangelion/images/3/3b/The_Adams_%28Rebuild%29.png
    http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20120319194658/evangelion/images/2/28/The_Adams_%28Rebuild_1.0%29.png

    • FrozenBrain on 1 Dicembre 2012 at 9:32 am said:

      Reply

      Hanno un aureola e un nucleo come gli angeli ma anche lo 01 e il Mark 6 ne sono dotati. La cosa è volutamente ambigua.

  • Akainatsuki on 1 Dicembre 2012 at 11:47 am said:

    Reply

    Ahahahahahaha XD
    Me lo sentivo. Perchè, boh. “Non si metteranno a buttare soldi per rifare NGE, non possono e non ne sono in grado”. Sono giapponesi, quelli del miglioramento continuo (kaizen) e via dicendo.
    E questo episodio 1 è strano… e questa tizia random del 2 temo non l’abbiano messa a casaccio.

    😀
    Non era un casaccio! YAY. Se quel NGE:Final esce che sono ancora in Giappone, minkia se non corro il rischio di dormire sotto un ponte per vedermelo la sera!
    Ma solo il Final.

    Comunque in pratica questa intervista la dice tutta: è una storia sempre uguale che si RIPETE.
    *schiocca le dita*
    Grazie per lo spoiler, signor doppiatore di Kaworu. Mi spiace solo che non sentiremo la tua bella voce in Final.

    …Però che mi muore senza l’Inno alla Gioia… beh, mi crolla qualcosa dentro. Però anche SakuraNagashi ci sta bene 😀
    *divaga saltellando*

    Oh, la battuta di Misato… Beh, potrebbe anche starci alla grande!

  • Comunque,a proposito della luna,mi pare che ci fosse qualcosa anche nel manga di Sadamoto.

    Diceva che un uovo contenente Lilith era cascato sulla terra lasciando l’uovo.
    Il pulviscolo dovuto all’urto era diventato la luna.

    • CaskaLangley on 1 Dicembre 2012 at 4:44 pm said:

      Reply

      Sì, noi tendiamo a non filarci il manga, ma un’informazione del genere è stata diffusa anche con altri testi e con il pucciosissimo video esplicativo di quest’estate, quindi possiamo darlo per buono, se non ricordo male.

  • Ornwelun on 15 Agosto 2013 at 2:50 am said:

    Reply

    IO Vojjo Asuka e Shinji happu insieme e Mari che si scopre legata con loro (ma figlia mi pare scontato…ho già espresso mie teorie a riguardo)…però Shinji gay proprio non mi piacerebbe…diciamo che per ora la fine del manga è accettabile raccorda tutto quanto visto finora nei film e (udite udite) riprende pure la logica (illogica) dell’anime…e secondo me se ci si mette un pò di fantasia e un pò di (sono 10 anni che seguo evangelio vi prego rappezziamo i pezzi insieme) credo che il finale torni e sia “sopportabile” rispetto a tutti gli sballottamenti psichici cui ci hanno sottoposti finora…anzi a dirla tutta mi piace…sento che Shinji sia finalmente uscito dall’adolescenza…e inizi lo stesso percorso di molti di noi 🙂 con più serenità e meno seghe mentali (e non) 😀 speriamo che anche questo Final sia così e non ci deluda ^___^

    • wow. questa cosa della crescita dei fan mi lascia secco.
      ho cominciato a vedere le vhs (e manga stesso periodo?) circa 18 anni fa (forse anche 17? forse sapete meglio di me: erano appena usciti in fumetteria)… io andavo al liceo.
      e mi accorgo adesso, arcitrentenne, che ci sono dei pezzi del mio cervello dedicati ancora a evangelion: la sigla, alcune teorie vecchie (il loop invece una scoperta di oggi), rei vs asuka, complesso edipico, elementi religiosi, ecc ecc.
      direi che, come letteratura adolescenziale, deve aver lasciato un notevole impatto in molti come in me e forse lo fa ancora adesso con i piu’ giovani.
      e’ bello che qualcuno si senta o si sia sentito crescere insieme a una storia d’autore. ma fa anche un po’ paura.
      grazie per l’articolo e i commenti cari fan di evangelion! ci rivediamo dopo l’uscita del film l’anno prossimo, nel 2020, cioe’ 7 anni dopo il commento che sto commentando… !!!

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